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Renzo Parodi e Salvatore Marotta arrivano sulla scena di un apparente suicidio che, fin da subito, presenta qualche punto oscuro. Il morto è Moses Babatunde, un bravo ragazzo che studiava e si manteneva con lavoretti occasionali. Era originario della Nigeria, come Renzo Parodi, l'ispettore afro-genovese, che non fatica a provare empatia per lui. Un biglietto, ritrovato nella stanza che il giovane divideva con un inquilino poco presente, sembra indirizzare verso lo sconforto provocato dalla nuova legge sui permessi di soggiorno, che ha allontanato da lui la speranza di una vita normale. Ben presto i dubbi dei poliziotti vengono dissolti. Moses è stato assassinato, e le indagini dipingono un quadro contraddittorio della gente che ha conosciuto il ragazzo. Ci sono persone perbene e avvoltoi che approfittano cinicamente della disperazione altrui. Ma l'interesse degli investigatori si dirige subito verso il misterioso coinquilino e verso la fidanzata di Moses, scomparsa. In un crescendo avventuroso che comprende un'esplorazione segreta di fondali tra la Libia e Pantelleria e un'operazione di polizia "ufficiosa", Renzo e Marotta verranno a capo anche di questo caso, rivelando un piano sconvolgente, attuato sulla pelle di bambini, donne, uomini disperati; e, fuori dalla legge ma senza rimorsi, amministreranno un po' di giustizia.